Dieci storie per raccontare che il mondo dell’impresa sa fare del bene. Safiria Leccese, uno dei volti dei tg Mediaset, sarà a Piacenza stasera, alle 18.30, all’Università Cattolica del Sacro Cuore per presentare il suo libro “La ricchezza del bene. Storie di imprenditori tra anima e business”. A ricordarlo è il settimanale diocesano di Piacenza-Bobbio, Il Nuovo Giornale.
L’iniziativa di stasera sul tema “Storie di imprenditori fra anima e business” è promossa dalla sezione locale dell’Ucid-Unione cristiana imprenditori dirigenti e dal settimanale Il Nuovo Giornale in collaborazione con l’Ateneo di San Lazzaro; a coordinare i lavori, il presidente Ucid, Giuseppe Ghittoni.
“Nelle aziende che racconto – spiega la giornalista a Il Nuovo Giornale –, quando sono arrivati i momenti critici (le alluvioni, la pandemia, il rischio della cassa integrazione), si sono stretti gli uni agli altri, i manager hanno rinunciato agli utili, ma non hanno mai mandato a casa nessuno. Il posto di lavoro è come un’estensione della famiglia, un luogo in cui ti puoi rifugiare”.
“In Italia – continua Leccese – c’è un tessuto di medio-piccole imprese, una buona parte delle quali incide positivamente sui territori, con un metodo di lavoro analogo a quello al centro del libro. Raccontando i grandi, ho voluto dare un messaggio macroscopico. E anche rompere un tabù: dal business con l’anima nasce sempre il bene. Volevo scardinare l’idea diffusa per cui, se sei ricco, hai schiacciato qualcuno. Se sei buono, sei uno squattrinato e non conti niente”.
L’ultima delle dieci storie narrate nel libro riguarda Carlo Acutis, giovane morto prematuramente a 15 anni e proclamato beato nel 2020.
“Carlo – conclude Leccese – era figlio di due imprenditori. Aveva capito molto presto che la ricchezza va condivisa e ha senso se diventa un bene per qualcuno. Sapeva che il cuore di questa nostra vita sono le relazioni. Prima fra tutte, per lui c’era la relazione con Dio”.