Inaugurato a Catania un nuovo spazio di accoglienza curato dai padri Vincenziani. La Casa femminile “Lumière”, destinata a donne sole e vittime di ogni tipo di violenza è infatti l’immobile ospitato al piano terra della Locanda del Samaritano, di via Santa Maddalena 17 a Catania. “Negli ultimi periodi – sottolinea Padre Mario Sirica, direttore della Locanda del Samaritano – la richiesta di aiuto da parte di donne in stato di povertà, vulnerabili ed emarginate è aumentata. Elisa, Laura, Paola, Zatara e Samira sono solo alcuni dei nomi di donne che si sono rivolte a noi. Le loro storie sono diverse ma tutte sono rappresentazioni della ‘tela della sofferenza’. Da qui l’idea di creare uno spazio accogliente per periodi più lunghi e l’avvio della ristrutturazione che ha avuto luogo grazie agli architetti Claudio Torrisi, Erica Drago ed Erika Zappalà dello studio Modus Lab e al visual Davide Sorge”.
I lavori sono stati finanziati dalla Fondazione Azimut che ha già reso possibile anche la realizzazione della caffetteria sociale “Il pane quotidiano” di via Sant’Agostino. La Casa Femminile “Lumière” è composta da 12 posti letto distribuiti in tre stanze, ognuna con il bagno in camera. Tre stanze moderne, curate nei particolari dagli architetti. Ogni stanza è collegata da un corridoio arricchito da mattonelle colorate con le sfumature dell’azzurro, tonalità tenue e riposante, e questo mentre pavimenti e pareti sono chiare per rendere ancora più luminoso l’ambiente arricchito anche da un moderno impianto di illuminazione. “Il nome Lumière – spiega suor Rosanna Pittaresi, responsabile dell’Istituto Pio IX – “Casa del sorriso”, comunità alloggio per minori -, prende esempio dall’esperienza di Santa Luisa da Marillac, cofondatrice delle suore Vincenziane. In un momento buio della sua esistenza, Lucia chiese al Signore un tempo di luce, chiese di essere libera dalle angosce e dai dubbi. Ecco perché vogliamo che questo spazio, sia uno spazio di luce e rinascita per le donne che saranno ospitate”.
All’inaugurazione, presente l’arcivescovo Renna: “L’apertura di casa Lumière – ha detto – è un dono della Provvidenza, e per questo dobbiamo ringraziare i missionari Vincenziani. E mi fa piacere che casa Lumière sia piena di bellezza e curata nei particolari, grazie agli architetti. In molte case c’è tanto squallore e non solo a causa della mancanza dei sentimenti, ma anche di luoghi dove non c’è riscaldamento, c’è muffa, entra l’acqua quando piove, e la cosa più triste è che in queste case vivono dei bambini, che non crescono nella bellezza. Quindi grazie per questo luogo bello è ricco di carità. In questa casa qualcuno finalmente troverà la luce e la forza di dire no alla violenza”.