“La distanza fisica non significherà lontananza spirituale. La Chiesa friulana sarà sempre presente nella mia preghiera”. Con queste parole, mons. Andrea Bruno Mazzocato si rivolge ai fedeli dell’arcidiocesi di Udine, in una lettera di congedo diffuso oggi dalla diocesi, spiegando le ragioni della scelta del suo rientro nella terra di origine, la Diocesi di Treviso. “Mi sembra giusto condividere il motivo che mi ha condotto a fare questa scelta che può creare dispiacere a qualcuno di voi come a me” “che può creare dispiacere a qualcuno di voi come a me”, scrive l’arcivescovo. “Se avessi guardato a me stesso sarei rimasto volentieri nell’affascinante terra del Friuli e tra persone che ormai mi sono familiari. Mi sono, invece, chiesto in coscienza quale fosse il bene per la Chiesa di Udine che ho amato. Anche guardando a come ho operato in questi 14 anni ho concluso che fosse onesto ritirarmi per lasciare piena libertà al mio successore. Quando un servo, specialmente se ha avuto responsabilità di rilievo, ha concluso il suo compito è meglio che lasci la casa libera a chi lo sostituisce. Nel nostro caso, la casa del padrone è la Santa Chiesa di Cristo che in Udine e che desidero favorire e rispettare in ogni modo”. Mons. Mazzoccato spiega quindi che si traferirà a Treviso, nella canonica della parrocchia di Biadene dove “condividerò la vita con il parroco e il parroco emerito, due sacerdoti che conosco molto bene. In quella canonica è già stato ospite, fino a due anni fa, un altro vescovo emerito, mons. Angelo Daniel, per cui l’ambiente è già preparato”. Nella Lettera, l’arcivescovo ringrazia le tante persone (sacerdoti, diaconi, religiosi e laici) che in questi anni “si sono rese disponibili, con generosità e anche con pazienza, a collaborare con me nell’opera pastorale e di governo della nostra Chiesa. Molte – scrive mons. Mazzoccato – sono state per me un esempio stimolante di fede, di passione per le loro comunità e per tutta la diocesi e di ammirevole fedeltà. Dio le ricompensi per quanto hanno donato a me e alla Chiesa”.