In vista della Giornata internazionale della donna, Save the children diffonde un video realizzato interamente con l’intelligenza artificiale per far conoscere la storia rivoluzionaria della sua fondatrice, Eglantyne Jebb, per ispirare tutte le bambine e le ragazze a combattere per le proprie passioni e a pensare oltre gli stereotipi. Eglantyne Jebb era convinta che aiutare i bambini costituisse la premessa per un futuro migliore per l’intera società. Pioniera dell’attivismo per la difesa dei bambini nel mondo, nel 1919, all’indomani della Prima guerra mondiale, fondò Save the Children per soccorrere i bambini austriaci e tedeschi che stavano morendo di fame a causa del blocco navale imposto dalle nazioni vincitrici. Nel 1923 scrisse la prima Carta dei diritti del fanciullo, che è stata adottata dalla Società delle nazioni nel 1924 e ha costituito il testo base per la successiva Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
A partire dalle poche fotografie a disposizione, Save the children ha chiesto all’intelligenza artificiale di dare un volto a Eglantyne Jebb per raccontare la storia di una donna che ha sfidato il suo tempo anticipando il concetto, rivoluzionario per l’epoca, che anche i bambini fossero titolari di diritti. Fu parte di una generazione di giovani donne che ai primi del Novecento reclamava uno spazio di azione pubblica, una donna fuori dagli schemi che si attivò contro la povertà infantile, raccolse fondi e fece sensibilizzazione per i bambini affamati dalle guerre e le loro aspirazioni, al di là di qualsiasi confine geografico o politico. Perché, come diceva Eglantyne Jebb, “niente è impossibile finché non ci rifiutiamo di provarci”: in questa frase il suo essere pioniera, la sua capacità di andare oltre gli stereotipi, il suo invito a tutte le donne.
Il video: https://youtu.be/4qvjpgrhUEI
La pagina dedicata: https://pioniere.savethechildren.it/