(Strasburgo) Nella risoluzione approvata oggi dal Parlamento europeo relativa al sostegno bellico all’Ucraina, si afferma che gli alleati dell’Ue e della Nato dovrebbero sostenere militarmente Kiev con almeno lo 0,25% del loro Pil annuale. Si esortano quindi i Paesi membri ad avviare “immediatamente un dialogo con le imprese nel settore della difesa per garantire una maggiore produzione e consegna di munizioni, proiettili e missili all’Ucraina, che dovrebbero essere prioritari rispetto agli acquisti da altri Paesi terzi”. Inoltre, i deputati chiedono alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti di “adottare senza ulteriori indugi il pacchetto” Usa “di assistenza militare a lungo termine per l’Ucraina”.
Nella risoluzione si sottolinea l’urgenza di creare un regime giuridico “solido” per permettere di confiscare i beni statali russi congelati dall’Ue e “utilizzarli per ricostruire l’Ucraina e risarcire le vittime della guerra”. La Russia deve essere obbligata a pagare i risarcimenti per garantire che “contribuisca in modo sostanziale alla ricostruzione dell’Ucraina”.
I deputati chiedono inoltre all’Unione europea di “mantenere ed estendere la sua politica di sanzioni contro Mosca e l’alleata Bielorussia”. Ciò dovrebbe includere il divieto di importazioni metallurgiche e di uranio nell’Ue dalla Russia, la cessazione della cooperazione con il settore nucleare russo e l’imposizione di un embargo totale sulle importazioni Ue di prodotti agricoli e della pesca russi, nonché di combustibili fossili e gas naturale liquefatto trasportati via mare attraverso i gasdotti.
Il Parlamento condanna infine tutti i Paesi, le imprese, le associazioni e le persone fisiche “che stanno aiutando Mosca ad aggirare le misure restrittive dell’Ue”, affermando che tali pratiche di disturbo dovrebbero essere criminalizzate.