Le Nazioni Unite hanno lanciato ieri il “Piano di risposta umanitaria 2024” per Haiti, mentre il Paese è sempre più fuori controllo per la violenza delle bande armate, le proteste della popolazione, l’emergenza umanitaria che colpisce centinaia di migliaia di persone.
Secondo un comunicato diffuso ieri dall’Onu, il Piano mira a fornire cibo, alloggi, servizi sanitari, istruzione e protezione a 3,6 milioni di haitiani nei prossimi 12 mesi e richiede 674 milioni di dollari.
Obiettivo della proposta è garantire che entro il 2024 la comunità umanitaria internazionale sia pronta a “fare ancora di più per aiutare un numero maggiore di haitiani a causa del perdurare della violenza nell’area metropolitana di Port-au-Prince e della sua diffusione in diversi dipartimenti”, ha dichiarato Ulrika Richardson, coordinatrice delle Nazioni Unite per la nazione caraibica.
Tuttavia, esiste la consapevolezza che è sempre più urgente un intervento internazionale per portare nel Paese quell’ordine necessario a far ripartire le regole più elementari della convivenza, oltre che per convocare nuove elezioni. È notizia di ieri che un altro Paese africano, il Benin, ha dato la sua disponibilità a inviare truppe delle sue forze di sicurezza ad Haiti nell’ambito della missione sostenuta dalle Nazioni Unite, che dovrebbe essere guidata dal Kenya e che stenta, però, a concretizzarsi.