Haiti: nessuna notizia dei religiosi rapiti venerdì. Il vescovo Dumas negli Usa per proseguire nelle cure

Resta tesa ad Haiti la situazione politica e sociale. Mentre i presidenti dei Paesi caraibici si sino ritrovati a Georgetown, in Guyana, per cercare di trovare una soluzione alla crisi nella quale è avvolto il Paese e accelerare l’arrivo della forza internazionale guidata dal Kenya, non si hanno notizie dei sei membri della congregazione del Sacro Cuore di Gesù, di un insegnante e di un altro sacerdote, rapiti venerdì a Port-au-Prince. I sei religiosi e l’insegnante sono stati prelevati da una banda criminale mentre stava giungendo, per fare lezione, alla scuola Jean XXIII, l’unica ancora attiva nel quartiere Bicentenaire, la stessa zona dov’è stato rapito anche l’altro sacerdote. Si ritiene che le bande criminali abbiano rapito i religiosi per chiedere un forte riscatto per la loro liberazione. Nel frattempo, la Conferenza episcopale haitiana (Ceh), in una nota pervenuta al Sir, “desidera ringraziare tutti coloro che hanno espresso la loro vicinanza a mons. Pierre André Dumas, vescovo di Anse-à-Veau/Miragoâne, e che lo hanno tenuto nelle loro preghiere dopo l’esplosione che gli è quasi costata la vita”, oltre una settimana fa. La Ceh informa che “mons. Dumas continua a ricevere le cure necessarie in un ospedale della Florida. Rimanendo uniti a lui in questa prova come membri di un unico corpo, attendiamo con ansia le conclusioni dell’indagine forense, che rivelerà le cause dell’esplosione. Che la Vergine Immacolata interceda per il nostro devoto fratello e che il Signore gli conceda la grazia di una piena guarigione”.

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