“Ripartiamo da Cana – Lettera post sinodale del vescovo Claudio” è il titolo del testo che traccia le piste operative per il cammino della Chiesa di Padova – quello che il vescovo definisce “un nuovo viaggio entusiasmante” – dopo aver raccolto i frutti e le proposte del Sinodo diocesano, conclusosi con le sessioni plenarie lo scorso 17 dicembre 2023 e con la celebrazione di chiusura domenica 25 febbraio 2024. Testo che il vescovo Claudio Cipolla illustrerà alla diocesi in occasione di otto incontri programmati, a partire dal 4 marzo, in altrettante zone della diocesi.
Il testo conclusivo si compone della lettera pastorale di mons. Cipolla e di sei allegati. Un volume di 96 pagine denso e ricco che recupera lo stile e la modalità sinodale sperimentati in questi tre anni di Sinodo, ne rilancia l’efficacia e l’opportunità del metodo e segnala alcune piste attuative per le indicazioni giunte dal Sinodo e ulteriori proposte di indirizzo del vescovo. Il Sinodo, sottolinea il vescovo nella Lettera post-sinodale, è anche il contributo della Chiesa locale a questa particolare stagione storica che si sta vivendo, come Chiesa e come società: “Ci aiuta a coltivare insieme un sogno e una speranza, ci rinforza nello sforzo di dare spazio alla diversità e di trovare unità in ciò che è prioritario, ci apre al confronto libero e schietto in ascolto non di noi stessi ma del Signore, ci indica la strada del servizio agli altri”.
In merito alla seconda proposta votata dall’Assemblea sinodale – i piccoli Gruppi della Parola – il vescovo ne sollecita la sperimentazione – pur accompagnata da linee guida, metodologie e proposte formative diocesane – di “autentici laboratori di relazioni fraterne illuminate dal Vangelo”, dove in particolare possono essere una grande risorsa “i facilitatori e i moderatori del Sinodo: persone già formate nell’accompagnare con delicatezza i gruppi”. Contestualmente chiede la verifica a dieci anni dall’avvio, del rinnovato cammino di Iniziazione cristiana. Valore della parrocchia e ministeri battesimali sono i poli attorno a cui va ripensata “la presenza cristiana nei territori della nostra diocesi, a partire non dal presbitero, ma dalla comunità”, scrive il vescovo.
Infine, rispetto alla proposta (terzo testo votato dall’Assemblea sinodale) di una riorganizzazione della collaborazione tra parrocchie vicine mons. Cipolla introduce una nuova espressione: le “Collaborazioni pastorali”.