“Il forte aumento della malnutrizione a cui stiamo assistendo a Gaza è pericoloso e del tutto prevenibile”: lo ha dichiarato Valerie Guarnieri, direttrice esecutiva aggiunta del Wfp per le operazioni di programma, in occasione della pubblicazione del rapporto – “Nutrition Vulnerability and Situation Analysis – Gaza”. “I bambini e le donne, in particolare, hanno bisogno di un accesso continuo a cibi sani, acqua pulita e servizi sanitari e nutrizionali. Perché ciò avvenga, abbiamo bisogno di miglioramenti decisivi per quanto riguarda la sicurezza e l’accesso umanitario, e di ulteriori punti di ingresso per gli aiuti a Gaza”.
L’inadeguatezza dell’acqua potabile, così come l’insufficienza di acqua per cucinare e per l’igiene, aggravano la scarsa alimentazione, denunciano Unicef, Wfp e Oms. In media, le famiglie intervistate avevano accesso a meno di un litro di acqua sicura per persona al giorno. Secondo gli standard umanitari, la quantità minima di acqua sicura necessaria in caso di emergenza è di tre litri per persona al giorno, mentre lo standard generale è di 15 litri per persona, che comprende quantità sufficienti per bere, lavarsi e cucinare. Affamati, assetati e deboli, sempre più gazesi si ammalano. Il rapporto rileva che “almeno il 90% dei bambini sotto i 5 anni è colpito da una o più malattie infettive. Il 70% ha avuto la diarrea nelle ultime due settimane, un aumento di 23 volte rispetto alla situazione di partenza del 2022”.
“La fame e le malattie sono una combinazione letale”, ha dichiarato Mike Ryan, direttore esecutivo del Programma di emergenza sanitaria dell’Oms. “I bambini affamati, indeboliti e profondamente traumatizzati hanno maggiori probabilità di ammalarsi e i bambini malati, soprattutto se colpiti da diarrea, non possono assorbire bene i nutrienti. È pericoloso e tragico e sta accadendo sotto i nostri occhi”.
Senza una maggiore assistenza umanitaria, è probabile che la situazione nutrizionale continui a deteriorarsi rapidamente e su larga scala in tutta la Striscia di Gaza.
L’Unicef, il Wfp e l’Oms chiedono “un accesso sicuro, senza ostacoli e sostenuto per fornire urgentemente assistenza umanitaria multisettoriale in tutta la Striscia di Gaza. Ciò include alimenti nutrienti, forniture nutrizionali e servizi essenziali per i bambini malnutriti e a rischio e per le donne affinché possano accedere in sicurezza ai servizi di assistenza e cura sanitaria e nutrizionale, in particolare i neonati e i bambini sotto i 5 anni. Gli ospedali e gli operatori sanitari devono essere protetti dagli attacchi in modo da poter fornire in sicurezza cure e trattamenti essenziali. Un cessate il fuoco umanitario immediato continua a essere la migliore possibilità per salvare vite umane e porre fine alle sofferenze”.