Il Comitato economico e sociale europeo (Cese) è la prima istituzione dell’Ue ad aprire le porte ai Paesi candidati all’adesione all’Ue: oggi infatti è stata data notizia del fatto che 131 esperti della società civile dei 9 Paesi candidati (Albania, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Moldavia, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Turchia e Ucraina) sono stati selezionati per partecipare al lavoro consultivo del Cese. L’inaugurazione di questa iniziativa – dal titolo “Membri candidati all’allargamento” (Ecm) – è avvenuta oggi, durante la sessione plenaria del Comitato, a cui hanno partecipato i rappresentanti selezionati. Il presidente Cese Oliver Röpke ha sottolineato: “non possiamo più tenere in attesa i Paesi candidati. Dobbiamo iniziare a lavorare insieme adesso, scambiando opinioni, creando legami e promuovendo una società civile forte e sana”. Secondo il presidente, “l’allargamento è una delle scelte più cruciali e strategiche per il futuro dell’Ue e di questo continente”. Apprezzamento è stato espresso dal primo ministro del Montenegro, Milojko Spajić, che ha parlato di “integrazione graduale”, che prepara i Paesi della regione dei Balcani occidentali e l’Ue all’allargamento. Secondo il primo ministro albanese, Edi Rama, un simile metodo, se utilizzato anche nel Parlamento, nella Commissione e nel Consiglio, “calmerebbe tutti gli animi e infonderebbe un’energia molto concreta”. Parole di sostegno verso l’iniziativa del Cese sono state espresse anche dalla vicepresidente della Commissione Věra Jourová, perché “aiuta i nostri Paesi partner ad avere successo negli sforzi di riforma verso un’economia migliore e a una democrazia più forte”.