“La nostra umanità è scossa da violenze di ogni sorta, dalle guerre, dalle crisi sociali”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza una delegazione del Movimento “La Diaconie de la Beauté”. “In questo contesto, abbiamo bisogno di uomini e donne capaci di farci sognare un mondo diverso, un mondo bello”, la tesi di Francesco: “Fate sognare le persone, perché aspirino a una vita in pienezza!”. Per il Papa, inoltre, “oggi è urgente per noi ricreare l’armonia tra l’uomo e l’ambiente”, poiché “le grandi crisi climatiche ci impongono di rivedere le nostre abitudini e i nostri comportamenti” e l’arte “è un mezzo molto potente per trasmettere il messaggio della bellezza della natura”. “Prendersi cura del mondo che ci circonda e ci sostiene significa prendersi cura di noi stessi”, ha ribadito Francesco: “Ma abbiamo bisogno di costituirci in un ‘noi’ che abita la casa comune”. “Chiediamoci”, l’invito finale: “qual è il nostro apporto alla costruzione di un mondo in armonia? La cultura della bellezza ci rimette sempre in movimento. Incontrare la bellezza di Dio ci permette di ripartire, di ricominciare, nel cammino verso società più umane e fraterne”.