Dal 2023, 13 paesi in Africa orientale e meridionale hanno lottato con una delle peggiori epidemie di colera che abbiano mai colpito la regione, fra i più recenti Zimbabwe, Zambia e Comore. In alcuni paesi, il 52% di tutti i casi sono bambini sotto i 15 anni, mentre i bambini sotto i 5 anni rappresentano circa il 40% dei decessi e il 30% dei casi.
Come parte della risposta regionale, l’Unicef sta collaborando con l’Oms, i Cdc (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie) dell’Africa, i Governi e altri partner per coordinare la risposta al colera a livello regionale e nazionale. L’Unicef è il co-responsabile della protezione della comunità, che comprende acqua e servizi igienici (Wash) e comunicazione del rischio e coinvolgimento della comunità (Rcce) per il cambiamento dei comportamenti.
L’Unicef ha fornito aiuti di emergenza per la salute, l’acqua e i servizi igienici, nonché prodotti medici, tra cui kit per il trattamento del colera e attrezzature per la creazione di strutture per il trattamento del colera. Più di 8,3 milioni di persone sono state raggiunte da aiuti essenziali per l’acqua e i servizi igienici. L’organizzazione ha inoltre facilitato la consegna di oltre 26 milioni di dosi di Ocv (vaccino contro il colera) a otto Paesi prioritari con un elevato tasso di colera nella regione: Etiopia, Kenya, Malawi, Mozambico, Somalia, Sud Sudan, Zambia e Zimbabwe.
In collaborazione con l’Oms e i partner, ha sostenuto la formazione degli operatori sanitari di prima linea e delle comunità sulla gestione dei casi, sui servizi idrici e igienici e sulla prevenzione e il controllo delle infezioni nelle strutture di cura, e ha raggiunto 10 milioni di persone con messaggi sulle misure sanitarie e igieniche per prevenire il colera e sull’importanza di rivolgersi tempestivamente alle cure mediche, soprattutto per i bambini. L’Unicef, infine, continua a sostenere la necessità di mantenere l’apprendimento dei bambini senza interruzioni e di attuare misure di protezione nelle scuole.