Oltre un italiano su due (52%) che fa regali per San Valentino ha scelto quest’anno di donare piante e fiori, anche per sostenere l’agricoltura italiana che è leader nel florovivasimo. È quanto emerge dall’indagine on line condotta dal sito www.coldiretti.it sui doni preferiti per la festa degli innamorati, con la sfilata dei bouquet italiani, dalle rose ai ranuncoli, dai tulipani ai gigli, dai garofani alle gerbere. L’omaggio floreale risulta dunque il più gettonato tanto da essere largamente preferito – evidenzia Coldiretti – rispetto a cioccolatini (30%), capi di abbigliamento (13%) e gioielli (5%).
San Valentino è tradizionalmente – ricorda Coldiretti – tra i momenti più importanti del settore florovivaistico nazionale che vale oggi 3,14 miliardi di euro (1,4 miliardi solo di fiori e piante ornamentali) e, con l’indotto, garantisce 200mila posti, con 45mila ettari di territorio coltivati da 17.000 aziende.
Un settore oggi – ricorda Coldiretti – alle prese con le difficoltà climatiche, tra maltempo e siccità e, soprattutto, l’esplosione dei costi di produzione, più che raddoppiati a causa dei rincari dell’energia che colpiscono l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre. A pesare è anche la concorrenza sleale dall’estero con le importazioni di piante e fiori che nel 2023 hanno raggiunto il valore di quasi 900 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto all’anno precedente, secondo proiezioni Coldiretti su dati Istat. Al contrario, “i fiori italiani sono più sostenibili – precisa Coldiretti – durano di più, ma sono anche più profumati”. Il consiglio è, dunque, di acquistare fiori e piante assicurandosi dell’origine nazionale meglio direttamente dal produttore o nei mercati contadini di Campagna amica per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori e rispetta l’ambiente e l’occupazione.