Non solo il resoconto dettagliato della condizione economica precaria di molte famiglie romane sempre più povere. La prima edizione del Rapporto di attività della Fondazione Salus Populi Romani, presentata questa mattina alla Cittadella della Carità Santa Giacinta, offre anche uno spaccato di speranza. “Ripartire si può” il titolo del report curato da Liliana Ciccarelli e Fabio Vando, rispettivamente consigliera e segretario della Fondazione riconosciuta dal ministero dell’Economia e delle finanze e componente della consulta nazionale antimafia “San Giovanni Paolo II”. “Ripartire si può è il messaggio più forte – ha affermato Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana e presidente della Fondazione Salus Populi Romani -. Molte persone si trovano nella disperazione perché ancora non sanno che c’è la possibilità di risalire, di riprendersi. Però occorre il coraggio di farsi aiutare, l’onestà e la trasparenza di condividere esattamente qual è la propria posizione che a volte è particolarmente problematica”.
Le 76 pagine del rapporto, incentrato sulle parole chiave “ascolto, compassione e servizio”, documenta le iniziative promosse tra il 2020 e il 2023 dall’organismo della diocesi di Roma per sostenere le famiglie sovraindebitate e a rischio usura e al tempo stesso “dimostra che in molti casi le persone sono riuscite a rialzarsi – ha aggiunto Trincia -, hanno azzerato una situazione particolarmente complessa e hanno ricominciato a vedere la luce accompagnati in maniera idonea. Non è stato possibile per tutti ma in molti casi si è dimostrato che si può ripartire”. Per far questo, però, “c’è bisogno del contributo di ciascuno – ha proseguito il direttore della Caritas -. Occorre un lavoro corale. Istituzioni pubbliche, imprese di credito, associazioni e fondazioni, mondo ecclesiale, ognuno deve fare la propria parte”.