“Lo spazio rimanga un ambito collaborativo di conoscenza scientifica, di fronte a tentativi di farne uno spazio di interventi commerciali o di speculazioni commerciali, se non addirittura, come qualche cenno fa temere, di competizione militare”. È l’auspicio espresso questa mattina dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi di Firenze, in occasione del centenario dell’Ateneo.
Riferendosi agli interventi che l’hanno preceduto il capo dello Stato ha sottolineato come “chi si occupa dello spazio, la nostra Agenzia, ma i tanti protagonisti dello spazio si dedicano a consegnare all’umanità non soltanto la cura del clima, dell’ambiente, dell’acqua, dei tanti elementi decisivi, ma anche, nel piano generale, la conoscenza della Terra. Conoscenza di cui, in realtà, disponiamo ancora in maniera insufficiente e ridotta. Anche perché viene dissipata, abitualmente, gran parte del tempo, delle energie e delle risorse nel competere, nel contrastarsi, nel combattersi e nel cercare di distruggersi, quando vi sono di fronte per l’umanità sfide e traguardi necessariamente comuni”. “Anche in questo – ha proseguito – l’Ateneo di Firenze, in linea con la sua tradizione e la sua cultura, manda un messaggio: con questa scelta di far parlare dello spazio, della Ricerca scientifica nello spazio che rimanga tale, a servizio dell’umanità, preservando il futuro che nello spazio ha una visione collaborativa. È questo, in fondo, il messaggio che viene dai nostri Atenei nel dialogo tra docenti e studenti”.