Parlamento Ue: nuova legge per ridurre costi e burocrazia per sviluppo di reti ad altissima velocità

Foto Calvarese/SIR

(Strasburgo) Raggiunto oggi a Strasburgo, dove il Parlamento europeo è riunito in plenaria fino a giovedì 8 febbraio, un accordo sulla “Legge sulle infrastrutture Gigabit”, volta a ridurre i costi per lo sviluppo delle reti ad altissima velocità. Il progetto di legge concordato informalmente tra eurodeputati e presidenza belga, mira a ridurre i costi di implementazione delle reti con capacità Gigabit, consentendo download di dati a una velocità di 1 Gigabit al secondo, ed ha l’obiettivo di stimolare gli investimenti nelle infrastrutture digitali, favorire la crescita economica e garantire che le imprese europee rimangano in prima linea nell’innovazione globale. La legge semplificherà, ridurrà i costi e accelererà le procedure amministrative per la concessione dei permessi, ridurrà gli ostacoli burocratici per gli operatori e le amministrazioni nazionali, rendendo così il processo di implementazione più fluido e veloce. Durante i negoziati è stato garantito il principio del “tacito assenso”, secondo cui il permesso di installare l’infrastruttura verrebbe concesso se l’autorità amministrativa non risponde entro un periodo di 4 mesi. Assicurato anche un percorso politico che mira, entro il 2029, all’abolizione delle tariffe per gli utenti finali per le chiamate e gli sms nell’Ue, eliminando la differenziazione dei prezzi al dettaglio. Estesi inoltre fino al 2032, i limiti tariffari esistenti sulle chiamate intra-Ue, che dovevano scadere nel maggio 2024. L’accordo provvisorio dovrà ora essere approvato sia dal Parlamento che dal Consiglio per diventare legge. La commissione Industria, ricerca ed energia voterà il dossier nel corso di una prossima riunione.

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