“Sono rattristato dalla notizia che sua Maestà re Carlo deve affrontare un periodo di cure per un cancro. A nome dell’intera comunità cattolica di Inghilterra e Galles, offro a sua Maestà i nostri auguri più cari e lo assicuro che pregheremo per una sua rapida e piena guarigione. Dio benedica il re”. Con queste parole, in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, il cardinale Vincent Nichols, primate cattolico inglese, ha promesso che, nelle chiese e nelle cattedrali di tutte le diocesi cattoliche, i circa cinque milioni di fedeli a Roma pregheranno perché il sovrano guarisca presto. La notizia della malattia del re, scoperta durante un intervento alla prostata fatto negli ultimi giorni, è stata confermata da Buckingham Palace che ha anche annunciato che Carlo III continuerà con gli impegni più urgenti, come l’esame dei documenti di governo e gli incontri con il premier, ma non apparirà in pubblico. Qualche ora dopo il primo ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato che il tumore che ha colpito il sovrano, che ha deciso di rendere pubblica la notizia per evitare inutili speculazioni e per solidarietà con chi si trova nella sua stessa situazione, “è stato preso in tempo”. Carlo III è supremo governatore della Chiesa di Inghilterra, fondata da Enrico VIII nel 1600. La legislazione britannica impedisce ai cattolici, minoranza perseguitata fino al 1829, quando hanno riacquistato i diritti civili, di occupare il trono inglese.