Alla vigilia della 46ª Giornata nazionale per la vita, la diocesi di Matera-Irsina e il Cav (Centro di aiuto alla vita) propongono un incontro con persone impegnate in diversi progetti a favore della vita: appuntamento a Matera sabato 3 febbraio alle ore 18 nella Sala Convegni dell’Istituto S. Anna di Matera.
La Giornata nazionale per la vita, con a tema quest’anno “La forza della vita ci sorprende. ‘Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?’” (citazione dal Vangelo di Marco), fu istituita per la prima volta nel 1978, anno della legalizzazione dell’aborto in Italia.
Il suo scopo, ricorda una nota della diocesi, è “quello di richiamare l’attenzione sulla necessità di tutelare e promuovere la vita in tutto l’arco dell’esistenza, considerando che ci sono persone, di qualunque età o classe sociale, che soffrono a causa di malattie, abbandono, discriminazioni e violenza”.
Sono tante, prosegue la nota, le “vite negate”, come scrivono i vescovi italiani nel loro messaggio, cui la società preclude il diritto di esistere o di godere pari dignità con altri: bambini nati e non nati, donne, lavoratori, malati e disabili gravi, migranti, anziani. “Il rispetto della vita non può essere ridotto ad una questione di natura confessionale. Osservando la realtà senza pregiudizi ci si accorge di quanto ogni vita, pur segnata da limiti, abbia un immenso valore: lo dimostrano le storie di persone giudicate insignificanti o di malati gravi divenuti punti di riferimento per gli altri”.
Al centro dell’incontro della diocesi, organizzato in collaborazione con il Cav di Matera, costituito nel 2000 su iniziativa di Remo Cavicchini, ci saranno testimonianze di persone che hanno tradotto l’impegno per la vita in gesti ed opere di accoglienza.
Interverranno Nicola Carlucci, ginecologo dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, don Antonio Polidoro, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Migrantes, Gianfranco Apostolo, presidente del Forum delle famiglie della Basilicata, Luca Iacovone, giornalista già direttore della Residenza sanitaria assistenziale “Brancaccio”, Lucia Linzalone, operatrice del Centro di aiuto alla vita.
Concluderà i lavori mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico; moderatore sarà Erasmo Bitetti, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi.