E’ iniziata la “peregrinatio” delle spoglie di San Tommaso d’Aquino, che interessa la chiesa locale di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. Il settecentenario della canonizzazione –si legge in una nota – ha aperto nel 2023 un triennio di cerimonie religiose e civili in onore del santo aquinate. Per celebrare l’importante circostanza il vescovo Gerardo Antonazzo ha ottenuto che la Santa Sede concedesse alla sua diocesi lo speciale evento di grazia di un anno giubilare, che ha come luoghi di irradiazione fondamentale la Basilica-Concattedrale di Aquino e la chiesa di San Tommaso, il primo edificio sacro eretto al mondo e dedicato al santo, nel complesso del Castello dei conti d’Aquino in Roccasecca. Con il 2024 si aggiunge al ricordo della santità la memoria dei sette secoli e mezzo della morte del santo aquinate, mentre il 2025 ne segnerà l’ottavo centenario della nascita. Fino a maggio la peregrinatio desterà spirito di preghiera, vigore ed entusiasmo nuovi verso quello che è considerato, fin dai suoi contemporanei, uno dei santi più luminosi, più attuali della Chiesa. Il Pastore diocesano ha voluto puntare alla pietà popolare, concependo un evento che incontri la gente e la faccia incontrare, che intercetti i fedeli lungo e attraverso il loro cammino di ricerca e di senso. È previsto un massiccio afflusso di fedeli che, come già in altre, anche in questa occasione faranno ressa attorno ai resti mortali di san Tommaso d’Aquino. Data la rilevanza diocesana, ci si attende anche una massiccia presenza di sacerdoti, i quali saranno sicuramente rappresentati dai Vicari pastorali delle otto zone della diocesi, da Sora a Cassino, della Valle del Liri, alla Valcomino, dall’Abruzzo alle soglie della Campania, terre geograficamente lontane ma chiamate, anche dalla peregrinatio, a costruire vincoli reciproci di comunione fraterna, ponti di solidarietà attraverso il Dottore Angelico, chiamate a tessere legami di amicizia, secondo lo stile sinodale. Ed è proprio questo il compito affidato da papa Francesco nella lettera del 27 giugno scorso rivolta ai vescovi delle tre diocesi di Sora, Frosinone e Latina da lui definite “aquinati”: “Quella del ‘cammino è l’immagine che per lui più ‘illumina l’intelligenza del mistero di Cristo come la via che conduce al Padre'”.