“Il vero ecumenismo si costruisce con le differenze. Il samaritano non si ferma a compatire… Organizza la speranza di quell’uomo. Il Signore chiede a noi di esser gli organizzatori di questa speranza e organizzando mani e cuore puro dobbiamo suonare una grande armonia con strumenti diversi”. Sono queste le parole di mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa, intervenuto come rappresentante della Chiesa cattolica al primo appuntamento della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, organizzato ieri nella chiesa cristiana avventista del settimo giorno a Ragusa, assieme ai rappresentanti della Chiesa pentecostale di Santa Croce Camerina, della Chiesa pentecostale nuova creazione di Scoglitti, della missione Sabaoth di Vittoria, della comunità evangelica luterana di Sicilia e della Chiesa ortodossa romena. “L’ecumenismo non deve avere paura delle differenze. Le differenze non sono muri, ma ponti nuove opportunità che stimolano il dialogo e lo arricchiscono”, ha aggiunto mons. La Placa, che ha sottolineato l’importanza di rapporti fraterni tra le diverse Chiese che, proprio nella loro diversità di carismi e modo di esprimere lode a Dio, rappresentano un arricchimento. Il secondo appuntamento della settimana è per il 23 gennaio alle ore 19,30 nella parrocchia San Domenico Savio di Vittoria, con un concerto ecumenico realizzato da gruppi di diverse chiese. Ospiti della serata 14 bambini rumeni e tunisini che frequentano il presidio di Marina di Acate, gestito in collaborazione dalla Caritas diocesana, dall’associazione I tetti colorati e da Save the Children.