“Preghiera ed evangelizzazione. Ma se voi siete venuti dal Papa non è solo per essere confermati in queste due strade che appartengono al vostro carisma e alla vostra storia. Il Successore di Pietro ha pure lui un carisma, che è quello della comunione, e soprattutto su questo vi può e deve confermare”. Lo ha affermato, stamattina, Papa Francesco, ricevendo in udienza, nel Palazzo apostolico vaticano, i membri del Consiglio nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo.
“Comunione anzitutto con i vostri vescovi – ha precisato il Pontefice -. Lo sapete bene, in ogni Chiesa particolare i movimenti ecclesiali devono ricercare sempre la comunione effettiva. E questo cosa vuol dire? Vuol dire che la comunità del Rinnovamento dev’essere al servizio dell’intera comunità diocesana, dell’intera comunità parrocchiale, secondo le indicazioni pastorali del vescovo”. Ma non solo: “Comunione inoltre con le altre realtà ecclesiali, associazioni, movimenti, gruppi: dare testimonianza di fraternità, di stima reciproca nella diversità, di collaborazione nell’impegno per iniziative comuni, al servizio del popolo di Dio e anche su questioni sociali in cui è in gioco la dignità delle persone. Vi ringrazio dell’impegno che già ponete in questo e vi esorto ad essere costruttori di comunione, prima di tutto tra voi: state attenti al chiacchiericcio. Comunione tra voi, questo è molto importante; e anche, comunione nell’ambito del vostro movimento, e poi nelle parrocchie e nelle diocesi”.
Ringraziando i presenti per essere andati da lui, il Santo Padre ha concluso ricordando un aneddoto personale: “Andate avanti con gioia. La Madonna vi custodisca, sia sempre in mezzo a voi come tra i primi discepoli nel Cenacolo (cfr At 1,14). Io ho avuto una ‘storia particolare’ con voi, perché all’inizio il movimento non mi piaceva, dicevo che era una scuola di samba e non un movimento ecclesiale. Poi da arcivescovo ho visto come operavano, come riempivano la cattedrale durante gli incontri e ho incominciato ad avere un grande apprezzamento per voi. Andate avanti, ma non come scuola di samba, come movimento ecclesiale! Di cuore benedico voi e il vostro servizio. E vi chiedo per favore di pregare per me. Pregare con il corpo, con tutto, per me”.