Nessun esito alla ricerca di un’imbarcazione in difficoltà con a bordo da 35 a 46 persone in viaggio verso Lampedusa. Gli ultimi ad averla vista, giovedì scorso, sono stati i piloti dell’aereo della ong Sea Watch. A confermare che l’allarme era stato effettivamente lanciato e che un’operazione di ricognizione aerea era partita è stato Sergio Scandura, giornalista di Radio Radicale. Si tratterebbe quindi di un nuovo “naufragio fantasma” che arriva dopo quello del 16 dicembre relativo alla scomparsa di un gommone con 61 persone a bordo.
La barca di legno sarebbe partita dalla Libia la scorsa settimana in direzione Lampedusa ma sull’isola non è mai arrivata. A farsi largo quindi è la tragica ipotesi che la barca, trovatasi in difficoltà in mare aperto e in condizioni proibitive negli ultimi giorni, possa essere naufragata. Quelle scomparse sarebbero le ultime vittime di un già lunghissimo elenco che al momento conta 2.271 persone morte, solo nel 2023, lungo la rotta del Mediterraneo centrale.