L’altro ieri a Venezia, nel palazzo patriarcale, un gruppo di giovani ucraini che sta trascorrendo in Italia delle giornate di riposo e serenità lontano dalla guerra ha incontrato il patriarca Francesco Moraglia.
“Alcuni di voi soffrono per aver sperimentato i dolori della guerra e nelle vostre famiglie, nelle vostre città vi sono stati morti e feriti – ha detto Moraglia ai giovani -. Vogliamo adesso pregare per tutti e affidare l’Ucraina e il mondo intero alla Madre di Dio, di cui da poco abbiamo festeggiato la solennità, che è anche giornata mondiale di preghiera per la pace”. “Siamo in continuo contatto – ha proseguito il patriarca – con i vescovi ucraini per dare il nostro sostegno materiale alle comunità cristiane in difficoltà. Vi affido all’intercessione della Madonna Nicopeia e di San Marco Evangelista”.
Ad organizzare l’uscita a Venezia e alla Basilica di San Marco è stata l’Azione Cattolica di Vicenza in collaborazione con l’Azione Cattolica di Bologna. I giovani sono stati ospitati in Veneto per una settimana: sono 50 ragazzi ucraini (età compresa tra i 16 e i 23 anni – prevalentemente ragazze). Ieri hanno visitato la Basilica di San Marco Evangelista e poi si sono intrattenuti con il patriarca che ha donato a ciascuno d loro una corona del rosario con una riproduzione dea Vergine Nicopeia (l’antica icona mariana venerata in San Marco). Al termine del dialogo, dopo aver pregato insieme, i ragazzi hanno chiesto al patriarca di essere benedetti ancora una volta uno per uno.