“Noi cristiani crediamo che Dio stesso abbia voluto partecipare alla condizione umana e nascendo tra noi ci abbia aperto la prospettiva di prendere parte alla vita divina, di capire il senso dell’essere umano, creato a immagine di Dio, e chiamato a vivere in comunione con Lui.
La luce di Natale è quindi ben più potente di qualunque altra luce. Certo non manca il buio intorno a noi, che è plasticamente raffigurato nelle guerre che portano nel mondo odio, ingiustizia, disperazione. Ma una luce si è accesa nella storia umana, basta saperla vedere”. Lo ha scritto mons. Luigi Testore, vescovo di Acqui, nel messaggio di auguri natalizi alla diocesi.
“Ogni anno l’avvicinarsi del Natale ci offre una occasione di riflessione”, osserva il presule, sottolineando che “certo, questa è diventata anche una festa civile in cui scambiarsi doni e auguri e ritrovare il calore del nostro stare insieme in famiglia e tra amici”. Il vescovo ricorda qual è l’origine del Natale: “I cristiani dei primi secoli, che non conoscevano la data di nascita di Gesù, hanno pensato di festeggiarla al 25 dicembre, quando i pagani vivevano con gioia la festa del sole che, dopo il solstizio d’inverno, riprendeva nei giorni successivi ad aumentare le ore di luce della giornata”. “L’idea – spiega – era appunto questa: che la vera luce del mondo fosse proprio la nascita di Gesù. Una luce nuova, potente, capace di cambiare la storia dell’umanità”. “Il mio augurio – conclude mons. Testori – è che tutti possano vedere questa luce e a partire dalla novità così radicale del Natale riescano a costruire gioia e speranza”.