“La Sala del commiato presso il cimitero civico non può essere utilizzata per celebrare il rito del funerale o la benedizione della salma”. È quanto si legge in una lettera inviata dal vicario generale, don Angelo Magnano, alle agenzie di onoranze funebri e ai parroci della diocesi di Savona-Noli in tema di esequie religiose. “Il rito avviene di norma in una chiesa parrocchiale, sia essa di residenza od elezione e può essere celebrato da un sacerdote (normalmente il parroco) o un diacono”, scrive don Magnano.
“Qualora vi siano motivi di opportunità o di emergenza può essere celebrato nella cappella dell’ospedale, concordandolo con i cappellani incaricati – aggiunge -. Quando la celebrazione avviene presso la chiesa parrocchiale la benedizione in occasione della sepoltura o tumulazione è celebrata all’uscita della chiesa o a conclusione del rito stesso, salvo i casi in cui si accompagna la persona al cimitero”.
“Quando il funerale non avviene presso la chiesa parrocchiale o in altre particolari occasioni, una volta che la salma giunge al cimitero è consentita una benedizione al momento della sepoltura o della tumulazione da parte del sacerdote, del diacono o del ministro incaricato – precisa ancora don Magnano -. Il rito avviene nel luogo ove si procede alla sepoltura o alla tumulazione, per quanto possibile alla presenza dei familiari”.
“Qualora vi fosse una necessità dovuta a circostanze particolari è possibile concordare la celebrazione delle esequie presso la cappella superiore del cimitero o in un’altra chiesa – sottolinea il vicario generale -. Salvo eccezioni particolarissime da concordarsi con il parroco, i funerali non si celebrano di domenica per dare la più grande rilevanza alla celebrazione del Giorno del Signore. È opportuno anticipare la celebrazione nelle prime ore del sabato o il lunedì successivo”.