Sarà rappresentato domani, giovedì 21 dicembre, alle ore 10,30 nella chiesa cattedrale di Napoli il “presepe vivente in abiti storici” organizzato dall’Istituto statale d’istruzione superiore “Isabella d’Este – Caracciolo” di Napoli.
La manifestazione si inserisce nel cartellone di eventi messo a punto dall’arcidiocesi di Napoli dal titolo “Luce di Napoli” e avrà tra gli ospiti un gruppo di circa 100 senza fissa dimora assistiti dalle mense cittadine coordinate dalla Caritas diocesana.
I costumi del presepe vivente, custoditi nel Museo Fashion Design, allestito all’interno dell’istituto, sono stati ideati, progettati e realizzati dagli allievi, sotto la guida dei docenti, nei laboratori della scuola. Indossati dalle studentesse e dagli studenti e da alcuni genitori, sono circa 100 e rappresentano le figure tradizionali del presepe in un excursus che va dal Quattrocento all’Ottocento. Tra di esse spicca il nucleo della Natività, ispirato alle opere di Gentile da Fabriano, e gli abiti che raffigurano Ferdinando d’Aragona, re di Napoli, e la moglie.
Entra il corteo dei figuranti, che sono i pastori del presepe, accolto in cattedrale dalle note del canto “Gli Angeli delle Campagne” eseguito dal sopranista Francesco Divito. La lettura di un passo del Vangelo di Matteo annuncerà la nascita del Salvatore e, al canto dell’“Adeste fideles”, arriveranno all’altare Maria, Giuseppe e il Bambino, che comporranno la scena della Natività.
Saranno proposte anche alcune riflessioni sul Natale tratte dagli scritti di Curzio Malaparte, don Tonino Bello e Madre Teresa di Calcutta.
E tra musiche natalizie della tradizione partenopea e il successivo arrivo dei Re Magi, preceduti dalla stella cometa, al canto di “Quanno nascette Ninno” un gruppo di studenti dell’indirizzo alberghiero della sede di via Fontanelle offrirà ai senza fissa dimora un dolce omaggio – dei mini roccocò – realizzati nelle cucine della scuola.
Interverranno con un saluto ai presenti il dirigente scolastico Giovanna Scala e il parroco della cattedrale, don Vittorio Sommella. L’arcivescovo metropolita di Napoli, mons. Domenico Battaglia, concluderà il momento di festa con un saluto augurale agli intervenuti.