Domenica 17 dicembre per la Chiesa cattolica in Svezia sarà la domenica per la vita e il cardinale di Stoccolma Anders Arborelius ha chiesto che in tutte le chiese, al posto dell’omelia, si legga la lettera pastorale che ha appena pubblicato in più lingue. “L’Avvento è un tempo di desiderio e attesa”, esordisce il cardinale, “di profonda conversione a Gesù” e la celebrazione della domenica della vita, in questo tempo, deve servire “ad avere più rispetto per la santità della vita”, invita il card. Arborelius. La lettera passa in rassegna alcune dimensioni della vita: da quella dei piccoli, “nel ventre delle loro madri”, a quella dei bambini che si confrontano oggi con la violenza, la pornografia, le prevaricazioni. “Sentiamo notizie di incidenti a seguito di sparatorie tra i ragazzi”, scrive il cardinale che invita a lavorare “con maggiore consapevolezza affinché i bambini che crescono nella nostra società abbiano il tempo per rimanere bambini”. “Crediamo nella misericordia di Dio e nel perdono di quei ragazzi che si sono macchiati di omicidi e stupri e non dobbiamo credere mai che ci siano dei casi disperati”, continua il porporato. Il rispetto per la vita “ci obbliga a tendere la mano a coloro che hanno tolto la vita ad un’altra persona”, perché “ogni essere umano è creato a immagine di Dio e deve essere rispettato”. Un passaggio della lettera parla delle “mamme che piangono i loro figli uccisi in guerre e conflitti nel mondo”. E conclude il cardinale con il tema della morte naturale: “Noi cattolici crediamo che ogni persona abbia diritto alla morte naturale, ma allora dobbiamo lavorare in modo più attivo per renderla la migliore possibile per i morenti”. E il riferimento è in particolare alla questione della solitudine, “diventata un problema sociale” soprattutto al momento della morte, “quando molte persone sono completamente sole”.