“Provo commozione e gratitudine. Nella mia vita è una costante che ci siano stati momenti complicati e dolorosi, puntualmente ripagati da un evento che mi ha ricompensato. L’ultimo periodo, non solo l’ultimo anno e mezzo qui Taranto ma anche quello in Vaticano, è stato doloroso, a tratti arido. Ora arriva questa grande gioia. È un dato di fede della mia esperienza personale che voglio condividere con tutti voi”. Sono le prime dichiarazioni di mons. Giuseppe Russo, 57 anni, del clero della diocesi di Taranto da oggi nuovo arcivescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti. L’annuncio è stato fatto dall’arcivescovo della diocesi di Taranto, mons. Ciro Miniero, nella tarda mattinata in episcopio. Mons. Russo, laureatosi ingegnere civile nel 2005 all’Università di Pisa, dal 2005 al 2015 è stato responsabile del servizio nazionale per l’edilizia di culto nella segreteria generale della Cei e dal 2016 al 2022, sottosegretario dell’amministrazione del patrimonio della Sede apostolica. Nominato architetto onorario dal Consiglio nazionale degli architetti, è membro dell’istituto secolare Servi della Sofferenza. Il 21 gennaio si terrà la cerimonia di consacrazione nel capoluogo ionico, l’11 febbraio l’ingresso solenne nella sua nuova diocesi. “Consiglio a mons. Russo – ha commentato al Sir l’arcivescovo Miniero – per svolgere questo nuovo compito di ascoltare prima di tutto il cuore, poi il magistero del Santo Padre e camminare tenendo a mente le voci di tutte le persone che si incontrano lungo la strada, chiedendo sempre al Signore la forza”.