Nelle scorse settimane, Fondazione con il Sud e Banco dell’energia hanno firmato un accordo di collaborazione finalizzato a garantire impatto alle rispettive iniziative nel Sud Italia finalizzate a una transizione energetica giusta ed accessibile a tutti.
“Con la partecipazione ai progetti di Fondazione con il Sud rivolti alle Comunità energetiche e sociali nel mezzogiorno confermiamo il nostro impegno per contrastare la povertà energetica attraverso interventi concreti sul territorio”. Così ha commentato Roberto Tasca, presidente del Banco dell’energia. “Il nostro obiettivo è contribuire allo sviluppo delle Cers tramite donazioni di impianti fotovoltaici o finanziamenti per la loro realizzazione nelle regioni in cui il fenomeno della vulnerabilità economica e della difficoltà di accesso all’energia è particolarmente diffuso. Un’ulteriore dimostrazione della prospettiva nazionale del Banco dell’energia, che prosegue sulla strada delineata dal manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”.
Le attività delle due Fondazioni si concretizzeranno nel sostenere le rispettive progettualità volte a contrastare la povertà energetica e che favoriscano processi partecipati di rinnovamento ed efficienza energetica dal basso. Con un impegno complessivo di 300.000 euro, il Banco dell’energia provvederà a contribuire ad alcune progettualità selezionate tramite il bando per le comunità energetiche e sociali al Sud, cofinanziando il 50% dei costi per gli impianti di energia rinnovabile o donando i pannelli fotovoltaici, tramite il contributo tecnico ed economico di partner privati, individuati tra i firmatari del Manifesto “Insieme contro la povertà energetica”. Inoltre, metterà a disposizione il proprio know how tecnico in materia di efficientamento energetico, in particolare per ciò che riguarda gli strumenti tecnologici e l’impiantistica.
Per quanto riguarda la ripartizione delle entrate economiche rese possibili dal modello della comunità energetica e sociale, le iniziative che saranno finanziate prevedono sia il trasferimento diretto che l’accesso a servizi di prossimità, fornitura di energia o interventi di efficientamento energetico, spesa alimentare o buoni da spendere. In alcuni casi le entrate da incentivi verranno ripartite proporzionalmente all’utilizzo di energia condivisa, remunerando i comportamenti di consumo virtuosi; in altri, verranno distribuiti in quote identiche, o un mix delle due soluzioni.
Una parte delle risorse a disposizione delle comunità energetiche sarà inoltre destinata a iniziative di cittadinanza attiva; di sensibilizzazione alla sostenibilità, risparmio energetico e consumo critico; alla rigenerazione territoriale; al potenziamento di iniziative socio-assistenziali e al rafforzamento dei legami di comunità.
La maggioranza delle iniziative sostenute reinvestirà, inoltre, parte delle entrate nell’ampliamento della potenza installata attraverso nuovi impianti o acquisto di tecnologie complementari (es. accumulatori, software); alcune si inseriscono in un più ampio quadro di investimenti a sostegno della transizione energetica a livello comunale, regionale o europeo e altre intendono mettere a sistema risorse materiali e immateriali facendo rete con le comunità energetiche del territorio.