“L’arcivescovo ti invita”: è il titolo dell’iniziativa con cui mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, propone agli adolescenti della diocesi tre momenti per “uscire” dall’ambito parrocchiale e visitare in sua compagnia alcuni luoghi significativi della città di Milano. “Saranno occasioni per conoscere situazioni difficili in cui versano dei loro coetanei e per non dimenticare gli orrori del passato, ricordando anche chi si è speso in prima persona per la pace e la giustizia”, spiega una nota dell’ufficio comunicazioni. Il primo incontro è in programma lunedì 4 dicembre, alle 19, alla comunità “Il Seme” (via G. Villani 2), una realtà del consorzio Farsi prossimo, della Caritas Ambrosiana, che accoglie minori stranieri non accompagnati (principalmente nordafricani) garantendo loro protezione, tutela e sostegno nel percorso di crescita e integrazione. “Sarà un momento di testimonianza da parte degli ospiti della struttura e una preziosa occasione per accorciare le distanze e superare gli stereotipi”.
Successivamente, per preparare la “Giornata per la memoria” del 27 gennaio, lunedì 15 gennaio 2024 (ore 19) alcuni adolescenti visiteranno insieme a mons. Delpini il Binario 21 della Stazione Centrale, oggi Memoriale della Shoah, dal quale, tra il 1943 e il 1945, migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su treni diretti verso i campi di sterminio.
Ultimo appuntamento, mercoledì 20 marzo (ore 19), al Giardino dei Giusti di Milano (via Cimabue 40), un luogo simbolico, inaugurato vent’anni fa, nel quale ogni anno vengono piantati nuovi alberi in memoria di donne e uomini che hanno aiutato le vittime dei genocidi, delle persecuzioni, dei regimi totalitari.
«È un’iniziativa che nasce proprio dall’arcivescovo Mario – spiega don Stefano Guidi, direttore della Fom (Fondazione oratori milanesi) e responsabile del Servizio diocesano per l’oratorio e lo sport – che vuole invitare idealmente tutti gli adolescenti della diocesi a visitare insieme con lui alcuni luoghi significativi della città di Milano, ritrovando in essi esperienze, memorie, storie che sono particolarmente importanti e che possono contribuire alla crescita di una persona. Questi luoghi sono un segno di vitalità di Milano, ma sono anche una memoria sofferta perché vi troviamo atti di eroismo e di coraggio come reazione a situazioni di ingiustizia e di sopraffazione”. “L’arcivescovo – conclude don Guidi – vuole portare gli adolescenti non a fare una visita turistica di Milano ma a riconoscere nella città segni di solidarietà, di coraggio ma anche di sofferenza perché questo possa motivare ciascuno a un impegno più grande per il bene comune”.