“Non solo siamo fermamente impegnati sulla sicurezza alimentare, ma vogliamo essere impegnati sulla salubrità del cibo. La sfida che dobbiamo affrontare non è solo quella di garantire cibo per tutti, ma quella di garantire cibo sano per tutti. Non vogliamo considerare la produzione di cibo come carburante per la sopravvivenza, ma la vogliamo considerare un mezzo per vivere una vita sana”. Lo ha affermato oggi il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, intervenendo a Dubai al “Leaders’ Event: Transforming Food Systems in the face of Climate Change”. “In questo contesto – ha proseguito il premier – riveste un ruolo fondamentale la ricerca, ma – lo voglio dire chiaramente – non per produrre cibo in laboratorio, e magari andare verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare cibo naturale mentre il cibo sintetico è diretto ai poveri, con impatti sulla salute che non possiamo prevedere. Non è questo il mondo che voglio vedere”. “Il mondo che voglio vedere – ha aggiunto Meloni – è un mondo in cui viene preservato il legame che, attraverso i millenni, ha unito la terra e l’uomo, il lavoro e l’alimentazione, un mondo in cui la ricerca è in grado di contribuire a ottimizzare questo legame. Garantire colture resistenti alle malattie e resilienti ai cambiamenti climatici, ma anche ideare tecniche agricole sempre più moderne e innovative, in grado di migliorare sia la qualità che la quantità di produzioni e di ridurre le esternalità negative come l’eccessivo consumo di acqua. È su questo che siamo impegnati”. “Ovviamente – ha rilevato Meloni – è necessario dedicare risorse adeguate al nesso tra clima e sistemi alimentari. Questo è uno degli obiettivi del Fondo italiano per il clima da 4 miliardi di euro, di cui il 70% sarà destinato ai Paesi africani. Contribuiamo anche al ‘loss and damage fund’ con 100 milioni di euro per aiutare a raggiungere gli obiettivi di questa Cop28. Infine, queste sfide saranno anche al centro della Presidenza italiana del G7 l’anno prossimo, durante la quale intendiamo promuovere strumenti innovativi, basandoci sui risultati della Cop28, a partire dalla Dichiarazione importante che firmiamo oggi”.