“Farsi carico delle ragioni dell’altro, promuovere la dignità di tutti nella giustizia e nella libertà: le strade di don Milani sono anche le strade della pace”. Così il cardinale arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, nel saluto alla seduta solenne del Consiglio regionale, in occasione della Festa della Toscana, che quest’anno ha come tema “I care, la Toscana dei valori umani e della lotta alle disuguaglianze a 100 anni dalla nascita di don Milani”. La seduta solenne si è svolta oggi al Cinema La Compagnia di Firenze.
“La vita di don Milani – ha detto l’arcivescovo – ci mostra come proprio la sete dell’Assoluto, che è l’anima di ogni autentica esperienza religiosa, lungi dall’allontanare dagli interrogativi e dalle attese che si presentano all’umanità immersa nella storia, ne costituisce una sorgente inesauribile di motivazioni che spingono a farsi presenti dove le incompiutezze e le fragilità dell’umano fanno appello alla solidarietà, a farsi carico gli uni degli altri, per una più vera libertà e una più sicura giustizia”. Queste, ha proseguito, “le motivazioni che devono essere presenti alle nostre menti e ai nostri cuori sempre, in specie in questi giorni segnati dalla violenza che divide i popoli e fa ostacolo al cammino verso la pace che tutti auspichiamo per la gente d’Israele e la gente di Palestina”.
“Formare cittadini consapevoli, abbattere l’ignoranza, dare ai poveri la parola, fonte di dignità e di libertà. Questo è stato il modo in cui don Lorenzo Milani ha vissuto la sua missione di prete, un prete che aveva visto in anticipo l’emergenza educativa che oggi tanto ci preoccupa”, ha fatto notare ancora Betori nel richiamare un recente rapporto della Caritas diocesana di Firenze sulla povertà educativa, “spesso il primo passo verso povertà più complesse. C’è ancora tanto da fare. L’importante – la conclusione del porporato – è farlo con l’umiltà di don Milani, sapendo che dai poveri abbiamo tanto da imparare”,