“Che il clamore delle armi, che porta solo morte e distruzione, possa cessare, e i governi e i leader religiosi possano sempre cercare la via del dialogo e della riconciliazione”. Si conclude con questo auspicio il messaggio inviato al Patriarca Bartolomeo per la festa di Sant’Andrea. “L’esempio di Papa Paolo VI e del Patriarca Atenagora ci mostra che i passi per il ristabilimento della piena comunione tra i discepoli del Signore sono caratterizzati dal contatto personale e dal tempo passato insieme”. Lo scrive il Papa, nel messaggio inviato al Patriarca Bartolomeo per la festa di Sant’Andrea. “Attraverso il dialogo fraterno, la preghiera comune e l’azione congiunta a servizio dell’umanità, specialmente di coloro afflitti dalla povertà, dalla violenza e dallo sfruttamento, i membri delle differenti Chiesa scoprono sempre più pienamente la fiducia condivisa sulla provvidenza amorevole di Dio Padre, la loro speranza nell’avvento del regno inaugurato da Gesù Cristo e il loro comune desiderio di esercitare la virtù della carità ispirata dallo Spirito Santo”, conclude il Papa ringraziando i presenti, in particolare, per il loro supporto alla Viglia ecumenica di preghiera alla vigilia del Sinodo dei vescovi e per la presenza dei delegati fraterni all’interno dell’assise ecclesiale.