“I palestinesi di Gaza stanno subendo una catastrofe umanitaria. Quasi 1,7 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, ma nessun luogo è sicuro. Nel frattempo, la situazione nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, rischia di degenerare”. Lo afferma Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese che si celebra domani. Una ricorrenza che – osserva – “giunge durante uno dei capitoli più bui della storia del popolo palestinese. Sono inorridito dalla morte e dalla distruzione che hanno inghiottito la regione, che è sommersa dal dolore, dall’angoscia e dallo strazio”. “Esprimo le mie sincere condoglianze alle migliaia di famiglie che stanno piangendo i loro cari. Tra queste ci sono anche i membri della nostra famiglia delle Nazioni Unite uccisi a Gaza, che rappresentano la più grande perdita di personale nella storia della nostra organizzazione”, prosegue Guterres, ricordando che “sono stato chiaro nel condannare gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. Ma sono stato anche chiaro sul fatto che non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”.
“In tutta la regione, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione è un’indispensabile ancora di salvezza, che fornisce un sostegno vitale a milioni di rifugiati palestinesi. È più importante che mai che la comunità internazionale sia al fianco dell’Unrwa come fonte di sostegno per il popolo palestinese”, aggiunge il segretario generale dell’Onu, ribadendo che “questa è una giornata per riaffermare la solidarietà internazionale con il popolo palestinese e il suo diritto a vivere in pace e dignità”. “Questo – ammonisce – deve iniziare con un cessate il fuoco umanitario a lungo termine, l’accesso illimitato agli aiuti salvavita, il rilascio di tutti gli ostaggi, la protezione dei civili e la fine delle violazioni del diritto umanitario internazionale. Dobbiamo essere uniti nel chiedere la fine dell’occupazione e del blocco di Gaza”. Per Guterres, “è ormai tempo di muoversi in modo determinato e irreversibile verso una soluzione a due Stati, sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza, con Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati”. “Le Nazioni Unite – assicura il segretario generale – non vacilleranno nel loro impegno verso il popolo palestinese. Oggi e ogni giorno, siamo solidali con le aspirazioni del popolo palestinese a realizzare i propri diritti inalienabili e a costruire un futuro di pace, giustizia, sicurezza e dignità per tutti”.