Stato di emergenza in Bulgaria dopo forti nevicate e vento da uragano: da sabato senza elettricità sono circa 1,5 milioni di persone, con temperature sotto lo zero. Molte persone sono rimaste bloccate in autobus, treni e macchine. Quattro regioni – Shumen, Razgrad, Silistra e Varna – hanno dichiarato lo stato di emergenza mentre oggi 280 scuole sono chiuse.
“La situazione è molto difficile da sabato e la maggior parte dei villaggi e paesi piccoli non ha corrente elettrica”, racconta al Sir il vescovo di Nicopoli mons. Strahil Kavalenov, lui stesso rimasto bloccato a Varna perché le strade sono chiuse. “Abbiamo dovuto annullare le messe a Veliko Tarnovo, Dragomirovo e Bardarski Geran ieri, perché i sacerdoti erano bloccati da strade inagibili”, spiega il presule. “Sono bloccati anche molti valichi che passano attraverso le montagne”. “Parecchie persone faticano a uscire di casa perché le neve è di oltre 70 centimetri”. Il vescovo è preoccupato soprattutto per i parrocchiani anziani che abitano in paesi poco popolati. Anche le strade di Sofia sono costellate di alberi e rami caduti per il peso della neve. Nel cortile della cattedrale cattolica di San Giuseppe è caduto un enorme pino bloccando una macchina parcheggiata. Oggi è in vigore il codice giallo per Sofia e la Bulgaria occidentale per temperature basse, con le minime fino a -7 gradi nelle città e -15 nelle zone di montagna.