Un “discreto ma fondamentale punto di riferimento” la cui “amicizia era una sicurezza ed un dono prezioso”. è il ricordo di mons. Vincenzo Rini, direttore storico de “La Vita Cattolica” di Cremona e presidente della Fisc dal 1998 al 2004, nelle parole di Mauro Ungaro, presidente della Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc), in apertura della XX Assemblea nazionale ordinaria elettiva (Roma, 23/25 novembre). Ungaro ha riassunto gli anni della presidenza, segnati dalla pandemia di Covid-19 che ha avuto tra le vittime proprio mons. Rini, evidenziando come “nonostante le difficoltà causate dalla sospensione delle liturgie con il popolo (e quindi dall’impossibilità di vendita nelle chiese), dalla chiusura delle attività economiche (con il quasi azzeramento degli introiti pubblicitari) e dalle conseguenze della pandemia sui nostri dipendenti e collaboratori siamo riusciti a proseguire la nostra diakonia informativa rivolta alle Chiese che sono nel nostro Paese ed anche a quei territori in cui ci vantiamo di essere, come ci ricordò il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ‘presidi di democrazia’”. “Abbiamo saputo raccontare e valorizzare le storie vissute dalle e nelle nostre Chiese locali affinché non andassero perdute”, ha aggiunto Ungaro, ed “è stato allora davvero fondamentale l’aiuto della Conferenza episcopale italiana, che attraverso la Segreteria generale ed il coordinamento dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, ha affidato a Fisc e Corallo un percorso di raccolta e valorizzazione proprio di quelle storie perché tutto questo patrimonio non andasse perduto e potesse costituire un riferimento importante per il futuro”.