Studenti e detenuti insieme per lanciare un messaggio di solidarietà e accendere i riflettori sulla realtà degli istituti penitenziari italiani. Grazie al progetto “Arte senza confini”, promosso dall’Associazione Operazione Cuore e.t.s in collaborazione con l’Associazione Fratel Emanuele Francesconi onlus, alcuni detenuti della Casa Circondariale di Massa Marittima (Grosseto) e un gruppo di alunni della Scuola Pontificia Pio IX di Roma parteciperanno ad un laboratorio di street art condotto dal celebre artista romano Maupal, conosciuto in tutto il mondo per “Super Pope”, l’opera dedicata a Papa Francesco. L’iniziativa prenderà il via il 15 gennaio 2024 per concludersi il 19 gennaio con l’inaugurazione del murale che sarà realizzato nel corso del workshop.
Fortemente sostenuto dalla Direttrice della Casa Circondariale, dott.ssa Maria Cristina Morrone, dalla responsabile dell’area trattamentale, dott.ssa Marilena Rinaldi, e dalla Società Cooperativa Sociale onlus “Together let’s Help the Community” che sul territorio promuove collaborazioni proficue tra realtà commerciali, sociali ed istituzionali, il progetto permetterà di sperimentare nuove forme di inclusione e socialità, favorendo l’espressività di ciascuno e evidenziando l’importanza della dimensione educativa nel percorso riabilitativo dei detenuti. La presenza degli studenti – accompagnati dal direttore della scuola, fratel Andrea Bonfanti, e dal prof. Simone Nieddu – renderà l’esperienza un’occasione di prossimità e di promozione del volontariato, in un’ottica di attenzione e di sensibilizzazione verso la realtà penitenziaria. All’insegna dei valori testimoniati da fratel Emanuele Francesconi, Direttore dell’istituto Pio IX scomparso nel 2016, la cui opera formativa a favore di bambini, ragazzi e giovani, specialmente di quanti si trovano in situazioni di disagio e difficoltà, continua attraverso l’impegno della Onlus a lui dedicata.
“Con questa nuova iniziativa – spiega Laura Romeo, presidente dell’Associazione Operazione Cuore che dal 2016 sostiene progetti di integrazione e solidarietà per minori e persone vulnerabili – vogliamo far entrare la bellezza all’interno di un luogo che spesso fa i conti con la solitudine e l’emarginazione, nella consapevolezza che il linguaggio artistico può aiutare a superare indifferenza e barriere. Sarà un modo per portare il cuore oltre le sbarre”.