Il Görlitzer Park a Berlino-Kreuzberg è considerato un “luogo infestato dalla criminalità” e uno stupro ha recentemente causato orrore nella popolazione locale. Nelle immediate vicinanze del parco e nel mezzo di una zona socialmente svantaggiata si trova la parrocchia di St. Marien-Liebfrauen, fortemente impegnata in opere di beneficenza. “Naturalmente conosciamo bene quello che succede nel parco e nei suoi dintorni”, dice l’ufficiale pastorale Bernhard Kress durante un incontro con la redazione di katholisch.de. Kress lavora nella comunità dal 2020 e ha l’impressione che da allora la situazione a “Görli” e nei dintorni sia continuamente peggiorata. “Nel 2020 abbiamo avuto la pandemia con le sue restrizioni, per cui allora era un po’ più tranquillo nei parchi e per le strade. Dalla fine delle restrizioni, i problemi sono nuovamente aumentati in modo significativo”, ha detto Krss, che partecipa anche a nome della comunità agli incontri della “tavola rotonda Görlitzer Park”, un forum organizzato dalle istituzioni locali con polizia, imprenditori, mondo del sociale, residenti e comunità religiose. Kress evidenzia che soprattutto i residenti si sono proposti con durezza: “molte persone vanno comprensibilmente sulle barricate quando trovano ripetutamente siringhe sulla porta di casa o nel parco giochi o quando i senzatetto dormono sulle loro scale”.
La parrocchia si confronta sempre con i problemi del quartiere: la situazione sul sagrato della chiesa è “in parte insopportabile”, secondo il verbale del consiglio comunale di giugno. E ancora: “ci sono spesso attacchi, urla forti e un grosso problema di spazzatura e feci. Spesso bisogna chiamare la polizia e molte persone hanno paura di partecipare alle funzioni religiose nei giorni feriali” e a volte si verificano incidenti anche durante le funzioni religiose, aggiunge Kress. Ma c’è un motivo per cui tossicodipendenti e senzatetto frequentano in gran numero la comunità parrocchiale: St. Marien-Liebfrauen, è impegnata da molti anni in diversi progetti di beneficenza a favore delle persone in difficoltà, e il servizio più importante e più utilizzato è la mensa dei poveri gestita dalle Missionarie della Carità, dal 1984. Cinque giorni alla settimana, le suore di Santa Teresa di Calcutta servono il pranzo in una piccola stanza accanto alla chiesa. Secondo Kress, di solito gli ospiti sono tra 100 e 150: ma alla fine del mese le persone sono molte di più. Nei giorni in cui la mensa dei poveri è chiusa, le suore girano per il quartiere per prendersi cura della “loro gente” e portando del cibo.