A soffrire di diabete nell’Ue sono oltre 32 milioni di persone, pari a un adulto su dieci, numero doppio rispetto a un decennio fa. “Il diabete costituisce una delle principali sfide sanitarie dell’epoca moderna e continuerà a crescere se non collaboriamo e se non interveniamo immediatamente”. È Stella Kyriakides, commissaria per la Salute, a commentare così il dator reso noto alla vigilia della Giornata mondiale del diabete (14 novembre). “Dobbiamo fare di più per rispondere a questa malattia”, aggiunge. La Commissione sta lavorando per “rafforzare la prevenzione, la diagnosi e la gestione del diabete e per ridurre le disuguaglianze sanitarie nell’Ue”, spiega Kyriakides. Il contesto è l’iniziativa sulle malattie non trasmissibili, “Healthier Together”, e il programma Eu4Health con i suoi 53 milioni di euro per azioni sul diabete e le malattie cardiovascolari. Fondamentale è la collaborazione e la condivisione di conoscenze e competenze: per questo un’azione collaborativa tra gli Stati membri è stata finanziata (75 milioni di euro) per migliorare la raccolta di dati e informazioni sui fattori di rischio, che serviranno per attuare programmi mirati di prevenzione, mentre 296 milioni di euro del programma Orizzonte Europa sono stati destinati a 120 progetti di ricerca sul diabete. Dalla commissaria un richiamo anche ai cittadini: uno stile di vita più sano, può ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.