In occasione del Consiglio affari esteri dell’Unione europea, che si terrà oggi a Bruxelles e dove si discuterà dell’attuale escalation del conflitto in Israele e nei Territori palestinesi occupati, Amnesty international esorta tutti i leader europei che vi partecipano a chiedere “un immediato cessate il fuoco a tutte le parti coinvolte. La crescente catastrofe umanitaria e le violazioni dei diritti umani che si stanno verificando a Gaza, devono urgentemente finire”. “La violenza alla quale stiamo assistendo a Gaza è talmente terrificante da risultare difficile da comprendere. Ma non dobbiamo voltare lo sguardo. I ministri europei devono chiedere un immediato cessate il fuoco, per salvare la vita di migliaia di civili e fermare le ulteriori conseguenze drammatiche di questa catastrofe umanitaria e le continue violazioni dei diritti umani”, ha dichiarato Eve Geddie, direttrice dell’Ufficio europeo di Amnesty international. Secondo l’organizzazione per i diritti umani mentre l’Unione europea ha in gran parte fallito nel raggiungere una posizione di consenso conforme al diritto internazionale o nel chiedere apertamente un cessate il fuoco, alcuni Stati membri, tra cui Irlanda, Belgio e Spagna, lo hanno richiesto espressamente e hanno criticato le violazioni dei diritti umani da parte di Israele e di Hamas e altri gruppi armati e chiesto al contempo di rispettare il diritto delle persone di protestare pacificamente. Dall’altra parte, alcuni Stati, tra cui Austria, Repubblica Ceca e Germania, hanno impedito all’Unione europea di chiedere collettivamente un cessate il fuoco o denunciare le violazioni del diritto umanitario internazionale da parte delle forze di sicurezza israeliane. “Non farlo contribuisce a un clima di impunità in cui le autorità israeliane si sentono autorizzate a trascurare i loro obblighi per la protezione dei civili”, sottolinea Amnesty.
“L’Unione europea, che si proclama campionessa dei diritti umani e del diritto internazionale, sta andando incontro a una grave crisi di credibilità agli occhi delle persone di tutto il mondo. I bombardamenti incessanti da parte di Israele stanno causando la morte di circa 300 palestinesi ogni giorno, molti dei quali sono minorenni. Il blocco illegale imposto da Israele ha provocato sofferenze umanitarie di dimensioni inimmaginabili. È quindi incomprensibile che alcuni leader dell’Unione europea non solo stiano ostacolando la richiesta di un cessate il fuoco, ma stiano anche fornendo attivamente armi e sostegno politico a Israele, oltre a reprimere e persino arrestare i manifestanti che difendono i diritti dei palestinesi – ha proseguito Eve Geddie -. I leader europei devono dimostrare di attribuire lo stesso valore alla vita dei palestinesi e degli israeliani, chiedendo un cessate il fuoco e condannando inequivocabilmente i crimini commessi da Israele, da Hamas e da tutti gli altri gruppi armati. In assenza di un consenso, chiediamo ai principali Stati membri di fare un appello per un cessate il fuoco, singolarmente o insieme ad altri Stati con opinioni simili”. Amnesty ha chiesto che vengano liberati tutti i civili presi in ostaggio da Hamas e altri gruppi armati. Inoltre, ha evidenziato un aumento degli arresti arbitrari da parte delle autorità israeliane di migliaia di palestinesi.