“Mentre per l’economista politico Stato e Mercato sono le due istituzioni necessarie e sufficienti per assicurare il progresso, l’economista civile ritiene altrettanto indispensabile un terzo pilastro, quello della Comunità, costituita dal variegato insieme dei corpi intermedi della società”. Lo ha detto Stefano Zamagni, docente di Economia politica dell’Università di Bologna, nel corso del convegno organizzato dalla Sezione Ucid Reggio Emilia (Unione cristiana imprenditori e dirigenti), insieme ad Aipec (Associazione italiana imprenditori per un’economia di comunione), Next (Nuova economia per tutti) e Università di Modena e Reggio Emilia nell’aula magna di questo Ateneo. “Per l’economista civile – ha aggiunto –, il fine da perseguire è quello di chiedere al mercato non soltanto di produrre ricchezza, ma anche di porsi al servizio dello sviluppo umano integrale, di uno sviluppo che tenga in armonia tre dimensioni: quella materiale della crescita, quella socio-relazionale e quella spirituale”.