“Siamo solidali con coloro che in Israele e in Palestina lavorano per promuovere la pace e affermiamo che la violenza non può essere un modo per difendere una causa”. Lo si legge nella dichiarazione del Comitato congiunto Ccee-Kek sulla situazione in Medio Oriente, diffusa al termine di un incontro di tre giorni svoltosi a Belgrado. “Chiediamo all’intera comunità internazionale di mobilitarsi e sostenere il diritto internazionale, in particolare le risoluzioni delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di aprire negoziati seri per creare una pace duratura, nella verità e nella giustizia”. La delegazione della Conferenza europea delle chiese (Kek-Cec) era guidata dal suo presidente Nikitas, arcivescovo di Thyateira e del Regno Unito, mentre quella del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa dal presidente Gintaras Grušas, vescovo di Vilnius. “Invitiamo i fedeli delle nostre Chiese a pregare per tutti coloro che soffrono e invochiamo per tutti la misericordia di Dio, ricordando – affermano – che siamo tutti membra dell’unica famiglia umana. Preghiamo e speriamo anche che coloro che detengono autorità sulle nazioni si impegnino in un dialogo autentico che sostenga la dignità umana di tutti e renda possibile una coesistenza pacifica dei due popoli in due Stati”.