I rientri e i rimpatri degli italiani che vivono all’estero sono più che raddoppiati in 10 anni. Durante il decennio 2012-2021 sono passati dai 29 mila nel 2012 ai circa 75mila nel 2021 (+154%). Nell’ultimo decennio, il numero complessivo di rientri in patria è stato pari a 443 mila. E’ uno dei dati contenuti nel Rapporto italiani nel mondo 2023 della Fondazione Migrantes, presentato oggi a Roma. Le agevolazioni fiscali introdotte nel 2021 sono state un fattore di attrazione per i rientri. Nel 2021 le cancellazioni per l’estero di cittadini italiani sono state circa 94mila, di cui 42mila donne (45,1%), mentre il numero delle iscrizioni anagrafiche dall’estero è stato di quasi 75mila individui, di cui 33 mila donne (44,2%). I rimpatri avvengono principalmente verso la Lombardia (14mila, il 19% del totale), il Lazio (oltre 7mila, pari al 10%), la Sicilia (quasi 7 mila, pari al 9%) e il Veneto (quasi 6mila, pari all’8%). Intanto si fa strada un nuovo trend, ossia “la restanza”. Tante sono infatti le persone o famiglie – in particolare i giovani – che decidono di rimanere o tornare nelle loro comunità d’origine, avviando iniziative imprenditoriali, attività tipiche dei contesti agropastorali, progetti culturali e sociali, per contribuire alla rinascita economica del territorio.