“Un film senza fronzoli!”. È il commento entusiasta, emozionato, di Beppe Menegatti, regista nonché marito della diva della danza italiana Carla Fracci, al termine della proiezione del documentario “Codice Carla” diretto da Daniele Luchetti. Alla conferenza stampa presso il Teatro dell’Opera di Roma presenti i produttori Anele, Luce Cinecittà, Rai Cinema e Nexo Digital, che distribuirà in film dal 13 al 15 novembre in 150 sale. “Un racconto fatto con tutto il cuore”. Sono le prime parole del regista Luchetti, che ha poi aggiunto: “Quando mi è stato proposto il progetto, mi sono preso del tempo per riflettere. Una sera ero a casa guardando del materiale di repertorio su Carla Fracci mentre ascoltavo della musica di Thom Yorke. In quel momento, tra immagini e musica, c’è stata una collisione. Lì ho capito che Carla è contemporanea. E ho trovato la chiave di racconto”.
Il documentario offre uno sguardo non convenzionale su Carla Fracci, splendido e originale: non un semplice racconto biografico, ma una carrellata di suggestioni su otto temi, parole chiave, dove la vita e l’arte della diva italiana sono messe in relazione ad altri artisti. Tra i guest: Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Gaia Straccamore, Alessandra Ferri, Hanna Poikonen Enrico Rava e Chiara Bersani. “Siamo partiti dal materiale d’archivio – ha sottolineato sempre Luchetti – decidendo poi di rivolgere delle domande ad altri artisti. Per prima cosa ci siamo rivolti a Beppe e Francesco Menegatti, ai familiari di Carla. Nel documentario la scelta di inserire la mia voce fuori campo è avvenuta all’ultimo minuto: era un po’ come provare a parlare direttamente con lei. Sul titolo del film abbiamo ragionato a lungo, poi un giorno Franco di Sarro (ad Nexo Digital, ndr) ha suggerito l’idea: ‘Codice Carla’”. Luchetti ha poi rimarcato il valore della collaborazione con Thom Yorke, cantautore britannico, già leader dei Radiohead: “Gli ho inviato un minuto di montato con le immagini di Carla abbinate alle sue musiche. Ha risposto subito mandandoci una lunga lista di piste musicali da adattare al film. Ci siamo poi trovati a Roma nelle ultime fasi del lavoro, al montaggio. Thom Yorke ci ha concesso anche due inediti”. Un progetto importante per Luce Cinecittà, come ha dichiarato Enrico Bufalini, direttore dell’Archivio storico: “È stato un onore prendere parte a questa produzione, soprattutto nella cornice del Teatro dell’Opera. Tale partecipazione produttiva va nel segno delle celebrazioni dei grandi nomi delle arti. Abbiamo lavorato molto sull’archivio del Luce, che abbiamo poi messo a disposizione delle musiche di Thom Yorke”. Rivolvendosi poi a Beppe Menegatti, Bufalini ha dichiarato: “Ci farebbe piacere accogliere nel nostro archivio il vostro materiale, il patrimonio di documenti su Carla Fracci”.