Lavoro e immigrazione: domani a Latina incontro sulla comunità indiana “tra buone pratiche e integrazione”

“L’agricoltura pontina e chi la vive: tra buone pratiche e integrazione”. Questo il titolo dell’incontro in programma domani, martedì 7 novembre, a Latina, presso l’Istituto di istruzione superiore San Benedetto. L’iniziativa, promossa dalla Fai-Cisl in collaborazione con l’Istituto scolastico e Coldiretti Latina, ha come obiettivo quello di approfondire il ruolo dei lavoratori stranieri nell’agroalimentare italiano, con un focus particolare sul contributo della comunità indiana nel pontino, territorio che rappresenta uno dei maggiori distretti ortofrutticoli d’Italia e d’Europa.
L’incontro, con inizio alle 9, sarà moderato dal giornalista e docente universitario Sandro Sassoli e vedrà la partecipazione dell’assessore regionale Giancarlo Righini, del consigliere regionale Vittorio Sambucci, della presidente nazionale di Anolf, Maria Ilena Rocha, del presidente provinciale di Coldiretti Latina, Daniele Pili, del reggente della Fai-Cisl Lazio, Claudio Tomarelli, del segretario generale della Fai-Cisl Latina, Islam Kotb, del segretario generale della Cisl Latina, Roberto Cecere, del dirigente scolastico dell’Istituto San Benedetto, Ugo Vitti, e del segretario generale della Cisl Lazio, Enrico Coppotelli. Previsto inoltre l’intervento straordinario di Tara Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, apostolo della non violenza: la leader indiana, con un video da New Delhi porterà all’incontro la sua testimonianza sull’impegno per la pace e per promuovere il lavoro quotidiano svolto dal sindacato a favore dell’importante comunità indiana presente nella provincia di Latina.
“L’incontro – affermano i leader della Fai-Cisl regionale e territoriale – sarà un’opportunità per fare il punto sui percorsi avviati e da progettare in materia di formazione, assistenza e tutela delle lavoratrici e dei lavoratori per prevenire e contrastare qualsiasi forma di sfruttamento, favorire il reperimento della manodopera, indispensabile alla crescita dell’agricoltura regionale, promuovere l’inclusione dei lavoratori stranieri di seconda e terza generazione e delle loro famiglie, e favorire un patto tra associazioni datoriali, sindacati e istituzioni per valorizzare il buon lavoro agricolo nel territorio e in tutto il Lazio”.

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