“Da settimane sentiamo risuonare ogni giorno questa parola: morte. Davanti alla morte di tanti innocenti, come quella di Gesù, vogliamo avere lo sguardo del centurione, che, vedendo morire Gesù ha capito che era il Figlio di Dio. Vogliamo imparare a intravedere che dopo la morte c’è una nuova vita, in Cristo tutti risorgiamo”. Lo ha detto ieri fra Amjad Sabbara, parroco latino di Gerusalemme, celebrando la messa di commemorazione per i defunti. Una liturgia, riferisce il sito della Custodia di Terra Santa, con un pensiero particolare alle vittime della guerra in corso tra Israele e Hamas. Il parroco ha paragonato la morte di tanti innocenti di oggi a quella voluta da Erode: “Ha ucciso tutti i bambini per uccidere Gesù, ma non ne è stato capace perché il Signore della storia è sempre Dio. Anche se tutti vogliono far fuori questa voce, la voce di Dio sarà sempre l’unica da seguire”. La messa è stata concelebrata, tra gli altri, da fra Francesco Patton, custode di Terra Santa, e fra Alessandro Coniglio, discreto e professore dello Studium Biblicum Franciscanum. Al termine della liturgia frati e fedeli, in processione, si sono recati al Monte Sion, dove si trovano i cimiteri cattolici.