“La vedova, l’orfano e il forestiero” sono per il Signore le persone “più intime e care”. al Signore. Ad assicurarlo è stato il Papa, nell’omelia della Messa presieduta oggi nella basilica di San Pietro in suffragio di Benedetto XVI e dei cardinali e vescovi defunti nel corso dell’anno. “Egli è il Dio che, come profetizza la Scrittura, eliminerà la morte e asciugherà le lacrime su ogni volto”, ha proseguito Francesco: “Ha fatto sue le nostre lacrime per toglierle a noi. Ecco la compassione del Signore, che arriva a rianimare quel giovane figlio. Gesù lo fa, diversamente da altri miracoli, senza nemmeno chiedere alla madre di avere fede”. “Perché un prodigio così straordinario e tanto raro?”, si è chiesto il Papa. “Perché qui sono coinvolti l’orfano e la vedova, che la Bibbia indica, insieme al forestiero, come i più soli e abbandonati, che non possono riporre fiducia in nessun altro se non in Dio”, la risposta: “La vedova, l’orfano e il forestiero sono perciò le persone più intime e care al Signore. Non si può essere intimi e cari a Dio ignorando loro, che godono della sua protezione e della sua predilezione, e che ci accoglieranno in cielo. La vedova, l’orfano e il forestiero”.