“Quale futuro?”: si apre così il numero 4/2023 di “Segno nel mondo”, mensile dell’Azione cattolica italiana, disponibile on line e a breve in formato cartaceo nelle case degli abbonati. Uno sguardo su clima, ambiente, sostenibilità, città, economie e chiese, “perché il futuro, quello sostenibile e che guarda al bene comune, dovrebbe interessarci già oggi”, spiegano dalla redazione. Occorre abbandonare – spiegano i numerosi esperti intervistati dal giornale, Enrico Giovannini, Sandro Calvani, Elena Granata, Simone Morandini – l’atteggiamento di “rassegnata attesa” degli eventi. “L’inedito che abbiamo di fronte a noi ci chiede di essere esplorato, con i giusti strumenti e in tutti i campi. A partire dalla politica, che molto può, per arrivare all’economia, dove l’Agenda globale 2030 ci dice che il significato nuovo e dirompente di ‘sostenibile’ è quello di garantire alle prossime generazioni le stesse opportunità e risorse per il benessere di tutti”. “Senza dimenticare la Chiesa, che mentre si ripensa, si percepisce a servizio dell’uomo e del pianeta”. E non abbandonando l’idea di una pace giusta e duratura, come scrive nell’editoriale il direttore Luca Bortoli, riferendosi alla guerra in corso Israele-Hamas.
Uno sguardo sull’attualità della Chiesa “ce la offre il Sinodo che ha visto terminare una tappa (concluderà definitivamente nell’ottobre del 2024) e i dieci anni della esortazione apostolica Evangelii gaudium che continua a ispirare le scelte e il cammino dell’Ac” (articolo di Paolo Seghedoni, vicepresidente nazionale per il settore Adulti di Ac). “Come l’esortazione ci aveva indicato dieci anni fa, così oggi il Sinodo dei vescovi ha contestualizzato i seguenti temi: autorità e corresponsabilità, clericalismo e abusi, ruolo delle donne, missionarietà e partecipazione, riforma della curia”.
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