“Per quanto riguarda l’Ucraina, continueremo a fornire il nostro fermo sostegno per tutto il tempo necessario. Tra i vari aspetti della nostra assistenza, vorrei che affrontassimo in particolare l’accelerazione della fornitura di sostegno militare, i progressi nei nostri piani sull’uso delle risorse immobilizzate della Russia e l’intensificazione del nostro contatto diplomatico per garantire il più ampio sostegno internazionale per un una pace globale, giusta e duratura”. Lo si legge nella lettera di invito che il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, recapita ai 27 capi di Stato e di governo Ue, in vista del summit di domani e dopodomani. “Il nostro incontro sarà anche l’occasione per fornire indicazioni sulla revisione del Quadro finanziario pluriennale, nell’ottica di raggiungere rapidamente un accordo. Seguendo il principio secondo cui nulla è concordato finché tutto non è concordato, dobbiamo dare uno sguardo critico ai nostri bisogni più urgenti, identificare le nostre priorità e decidere come finanziarle”.
Michel puntualizza: “Proseguiremo inoltre la discussione sulla nostra economia e sulla competitività. Vorrei che discutessimo sulle misure da adottare per garantire la nostra prosperità a lungo termine. La competitività dell’Ue ha sempre prosperato grazie alla sua economia di mercato aperta, con il mercato unico al centro. Ora dobbiamo posizionarci collettivamente in un mondo in cui altri attori e partner internazionali sovvenzionano pesantemente la loro industria e le loro aziende”. Sarà poi affrontato “l’importante tema della migrazione, valutando i passi compiuti dopo il nostro ultimo incontro a Granada. Tratteremo anche altre questioni di politica estera che destano preoccupazione, inclusa la situazione nel Sahel, le relazioni Pristina-Belgrado e il Caucaso meridionale”. Al Vertice euro di venerdì si uniranno i presidenti della Banca centrale europea e dell’Eurogruppo “per discutere della situazione economica e finanziaria e del continuo stretto coordinamento e governance delle nostre politiche macroeconomiche. Esamineremo inoltre i progressi compiuti nell’Unione dei mercati dei capitali e nell’Unione bancaria, nonché i lavori avviati sull’euro digitale”.