La stessa icona che ispira questo anno sinodale con la sottolineatura della frase “Partirono senza indugio” ispira anche il tema della Giornata missionaria mondiale 2023. Il papa, infatti, ha intitolato il suo messaggio, pubblicato già il 6 gennaio, “Cuori ardenti, piedi in cammino”, desumendo il duplice concetto-invito dallo stesso brano del vangelo di Luca. Si può anzi dire che si tratta esattamente dello stesso tema: il “senza indugio” indica l’ardore che i due discepoli di Emmaus si portavano in cuore già lungo la strada nell’ascoltare il “pellegrino” Gesù e portato al culmine una volta riconosciuto il Cristo nello spezzare il pane, mentre il verbo “partirono” sottolinea appunto il mettersi in cammino per andare ad annunciare ai fratelli l’incontro vissuto con il Signore. E’ soprattutto su quest’ultima indicazione che s’inquadra il messaggio del papa. L’immagine dei “piedi in cammino” – afferma papa Francesco – ci ricorda appunto la perenne validità della “missio ad gentes”, cioè il compito affidato dal Signore risorto alla Chiesa di “evangelizzare ogni persona ed ogni popolo sino ai confini della terra”. E’ una questione di diritto e dovere – evidenzia il papa rifacendosi all’Evangelii gaudium: “Tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno”; ma non si tratta di imporre obblighi, quanto invece di condividere “una gioia”, segnalare “un orizzonte bello”, offrire “un banchetto desiderabile”. L’amore di Cristo, infatti, come avveniva per Paolo, “ci avvince e ci spinge”. E’ una dinamica di amore che si istituisce tra Gesù verso di noi e tra noi verso di Lui. Questo amore “rende sempre giovane la Chiesa in uscita” per annunciare il Vangelo.
Papa Francesco ricorda ancora una volta – come sempre avviene in occasione delle Giornate missionarie e come dovrebbe essere permanente convinzione di tutti i cristiani – che tutti possono contribuire a questo movimento missionario, di cui le Pontificie Opere Missionarie sono strumento privilegiato, tutti e ciascuno: “con la preghiera e l’azione, con offerte di denaro e di sofferenze, con la propria testimonianza”.
In riferimento diretto al cammino sinodale, ci viene ricordato che proprio la cooperazione missionaria di tutti i membri della Chiesa ad ogni livello è “un obiettivo essenziale del percorso sinodale che la Chiesa sta compiendo con le parole-chiave comunione, partecipazione, missione”, appunto un “mettersi in cammino come i discepoli di Emmaus, ascoltando il Signore Risorto che sempre viene in mezzo a noi per spiegarci il senso delle Scritture e spezzare il Pane per noi, affinché possiamo portare avanti con la forza dello Spirito Santo la sua missione nel mondo”.
E’ quanto siamo chiamati a fare anche nelle nostre comunità cristiane perché diventino sempre più “comunità sinodali”, in piena comunione al loro interno e aperte al mondo in cui sono chiamate a vivere e a testimoniare. L’invocazione finale del papa è rivolta proprio a “Santa Maria del cammino”, che anche noi tante volte invochiamo nelle nostre assemblee e che ci accompagna sempre sulle strade della vita.
Dal Sinodo alla Missione
La stessa icona che ispira questo anno sinodale con la sottolineatura della frase “Partirono senza indugio” ispira anche il tema della Giornata missionaria mondiale 2023. Il papa, infatti, ha intitolato il suo messaggio, pubblicato già il 6 gennaio, “Cuori ardenti, piedi in cammino”, desumendo il duplice concetto-invito dallo stesso brano del vangelo di Luca.